Emergenza commercio: Giammaria, Confesercenti di Roma, denuncia la crisi e chiede interventi immediati

Dalle emergenze alle prospettive di Roma: la Confesercenti di Roma in affondo sul “governo” della capitale

Giammaria: “Realizzare un tavolo di confronto permanente tra le associazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative e il Governo della città e affrontare insieme le criticità dei grandi progetti di mobilità e le opportunità, a partire dal  Natale 2023, per sostenere lo shopping, considerando l’OSP, per gli esercizi pubblici, non un problema, ma un’opportunità”. 

L’analisi che fa l’organizzazione dei commercianti e del turismo, incontrando i capigruppo delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale di Roma,  parte dalla situazione dei negozi tradizionali, che continuano a diminuire.  In confronto al 2019, a fine 2023 si conteranno oltre 5mila imprese del commercio in meno, nell’area metropolitana di Roma. 

Non è solo questo il dato che preoccupa Confesercenti Roma. Anche aprire un negozio tradizionale o una bottega artigiana a Roma, infatti  è ormai una missione sempre più impossibile. Costi di gestione in crescita, affitti fuori misura, difficoltà e costi di accesso al credito sempre più elevati e in più il rallentamento dei consumi, con una inflazione reale che è doppia rispetto a quella stimata dall’Istat. E come se non bastasse la concorrenza della grande distribuzione e del web, accelerano le chiusure di imprese nel commercio e nelle piccole botteghe e fanno crollare anche le nuove nascite. Per il 2023 si stima che abbiano tirato su la saracinesca per la prima volta solo poco più di 2mila attività nel comparto, l’11% in meno del 2022, il numero più basso degli ultimi dieci anni. Tendenza destinata a continuare: nel 2030 si raddoppia la denatalità, nel Lazio si passa dalle 2200 attività a poco meno di 1000. Un commercio senza ricambio è senza futuro. 

Il Turismo romano, ammette Confesercenti Roma, è forse l’unica eccezione positiva, ma segnala che “non è oro tutto quello che luccica”. Infatti, se dopo l’era covid il mondo del turismo è tornato a grandi livelli sia nel movimento persone tra paesi che di conseguenza a livelli economici, con Roma che ha registrato una stagione 2023 sopra ogni aspettativa, circa 26 milioni di presenze nel periodo maggio / ottobre, l’innovazione e le trasformazioni in atto nel mercato hanno bisogno di essere gestite affinché non si determinino distorsioni e impatti negativi. Temi come il degrado, l’abusivismo o la regolamentazione delle occupazioni di suolo pubblico non devono passare in secondo piano e sono fondamentali per il mantenimento del benessere dell’economia della città e del sistema turistico.

Tra le maggiori criticità Confesercenti Roma segnala l’abusivismo e contraffazione: un male che definito atavico. Infatti, si è stimato in oltre 15 miliardi di euro l’anno il volume d’affari nazionale.  La sola contraffazione, in mano spesso alla criminalità, pesa per circa 5 miliardi di euro l’anno. L’abusivismo e la contraffazione incidono nella nostra area metropolitana di Roma con una quota che supera il 10% del volume d’affari nazionale. Ma anche Il biglietto da visita di Roma mostra i segni del degrado. Purtroppo la nostra città, indubbiamente bella e affascinante, con una storicità unica nel mondo, non ha mai superato alcune emergenze che contribuiscono a rappresentare  l’immagine della città eterna. 

Le attività messe in campo in questi due anni in tema di rifiuti e gli impegni assunti in prospettiva ancora non ci permettono di considerarci fuori dell'emergenza, con strade sporche, raccolta differenziata purtroppo non efficiente e così il porta a porta, fuori dei negozi, quantomeno altalenante e poi cassonetti divelti e maleodoranti. Un degrado che registriamo, segnala Confesercenti Roma, è visibile anche in termini di arredo urbano leggero, manto stradale, giardini pubblici, tanto per citare alcuni aspetti evidenti a tutti. In  termini di sicurezza, poi, subiamo una presenza violenta di criminalità, con strade, piazze e quartieri fuori controllo, a cui vanno a sommarsi comportamenti di forte inciviltà e violenza nelle aree della cosiddetta malamovida.  

La mobilità è un altro aspetto della vivibilità che va affrontato. Se il traffico privato e delle merci continua a congestionare e inquinare la città, non possiamo giudicare sufficiente e dunque valida alternativa la rete del trasporto pubblico. Spesso questa nel suo complesso (Metro, Tram, Taxi, Ncc e soprattutto Bus)  non rappresentano l’alternativa possibile per assicurare il trasferimento da casa nei posti di lavoro, per il trasporto di  persone e merci ed il trasporto turistico. Non è con le sole limitazioni alla circolazione dei mezzi privati (auto, pullman, autocarri e pensiamo in particolare alle ZTL centro storico e ZTL fascia verde) che si può risolvere o con interventi  decisi a tavolino senza il confronto e le verifiche sul campo. E poi vi sono I grandi progetti e i cantieri in vista del Giubileo: le attività poste in essere con numerosi cantieri importanti che, se pure destinati a migliorare la città, rappresentano una indubbia criticità da gestire e modulare con l’insieme dei soggetti coinvolti (pensiamo ad esempio al cantiere di Piazza Pia, Piazza Venezia, Piazza dei Cinquecento, seppure in questo caso dopo molte insistenze un confronto, a cantiere aperto, è stato avviato). Per non parlare poi di progetti importanti decisi altrove, senza un reale coinvolgimento della città (come nel caso di Via dei Fori Imperiali o del tram TVA).    

“Si fa sempre meno impresa, dichiara Il Presidente Confesercenti Valter Giammaria, e chi soffre di più è sicuramente il commercio al dettaglio. Registriamo una continua, inesorabile e preoccupante chiusura di migliaia di micro piccole imprese commerciali e artigianali che abbandonano intere zone, sia di pregio, che in periferia; assistiamo ad una forte contrazione delle nuove aperture, termometro di un conclamato stato di crisi.  Un dato che ci allarma perché accompagnato da una crisi dei consumi soprattutto nei tradizionali esercizi al dettaglio e nelle botteghe”.

“A Roma, nonostante la ripresa del turismo, sottolinea Giammaria, soffriamo la mancanza di decoro dei beni pubblici, siamo sommersi dai rifiuti, i piani della mobilità e opere per i grandi eventi che rappresentano evidenti criticità, come l’abusivismo commerciale e turistico. 

“Quindi, chiosa il Presidente Confesercenti Roma, pur apprezzando alcuni aspetti di governo della città, con particolare riferimento al settore del turismo, dei grandi eventi; all’impegno rivolto verso nuovi interventi di urbanizzazione e miglioramento, non possiamo esimerci dall’esprimere la grande preoccupazione per gli aspetti legati ai progetti di mobilità, dalla ztl-fascia verde, alla nuova linea tranviaria TVA, ad alcune opere legate alla realizzazione di stazioni della metropolitana e per affrontare il Giubileo del 2025.

Senza sostituirci alla sfera decisionale e al dibattito consiliare, la Confesercenti di Roma propone di realizzare da subito un tavolo di confronto permanente tra le associazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative e il Governo della città, istituendo un secondo livello di confronto sui temi e con gli Assessorati, con particolare riferimento a quelli del Commercio e del Turismo, ma anche dei Rifiuti e della Mobilità, esteso anche alle rispettive commissioni consiliari di volta in volta partecipi sui temi in esame. 

In agenda Confesercenti di Roma pone da subito l’esigenza di affrontare il Natale 2023 con interventi volti a rimodulare e flessibilizzare, con diversi orari e nei giorni dei weekend, la ZTL Centro storico, incentivando e prevedendo anche l’uso dei mezzi pubblici rafforzati o straordinari, anche nelle tradizionali vie commerciali, per realizzare un intervento volto a far vivere lo shopping delle festività all’insieme della città e dei turisti; realizzare/incentivare anche l’uso e l’istituzione di parcheggio di scambio; considerare l’OSP per gli esercizi pubblici, già sperimentata in occasione della Pandemia e poi protratta, più un’opportunità che un problema, che va gestita e opportunamente regolata.