Legge di Bilancio 2018.
Nella legge di bilancio sono tante le disposizioni tributarie di interesse diffuso, che possono riguardare tutte le tipologie di contribuenti. Eccone alcune delle più rilevanti.
Nuovo calendario fiscale Introdotti nuovi termini per alcuni importanti appuntamenti dichiarativi: per la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (spesometro) relative al secondo trimestre (ovvero al primo semestre per chi sceglie la periodicità semestrale, facoltà riconosciuta dal “collegato fiscale”), la data ultima è spostata dal 16 al 30 settembre per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’Irap, il termine del 30 settembre è spostato al 31 ottobre (fino a quando resterà in vigore l’adempimento dello spesometro) slitta dal 31 luglio al 31 ottobre il termine per presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta modello 770 e per trasmettere in via telematica le Certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata passa dal 7 luglio al 23 luglio il termine per presentare il modello 730 a un Caf-dipendenti. I Caf dipendenti e i professionisti abilitati, fermo restando il termine del 10 novembre per la trasmissione delle dichiarazioni integrative, devono concludere le proprie attività (comunicare all’Agenzia delle entrate il risultato finale delle dichiarazioni e trasmettere le dichiarazioni predisposte, consegnare al contribuente copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione) entro il:
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29 giugno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 22 giugno
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7 luglio, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 23 al 30 giugno
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23 luglio, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 23 luglio.
Figli a carico A partire dal 1° gennaio 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati fiscalmente a carico è elevato a 4mila euro.
Canone tv Viene estesa al 2018 la riduzione del canone tv per uso privato da 100 a 90 euro, già applicata nel 2017.
Abbonamenti al trasporto pubblico Torna, a regime, la detrazione Irpef del 19% per le spese, fino a un massimo di 250 euro, sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Inoltre, viene stabilito che le somme erogate o rimborsate alla generalità o a categorie di dipendenti dal datore di lavoro o le spese da quest’ultimo direttamente sostenute, volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendale, per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei suoi familiari non concorrono a formare reddito di lavoro.
Acquisto di uno strumento musicale Esteso al 2018 il contributo una tantum pari al 65% del prezzo finale, per un massimo di 2.500 euro, per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi, riconosciuto agli studenti iscritti ai licei musicali e agli studenti iscritti ai corsi preaccademici, ai corsi del precedente ordinamento e ai corsi di diploma di I e di II livello dei conservatori di musica, degli istituti superiori di studi musicali e delle istituzioni di formazione musicale e coreutica autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Pagamenti delle pubbliche amministrazioni A decorrere dal 1° marzo 2018 si riduce da 10mila a 5mila euro la soglia oltre la quale le amministrazioni pubbliche e le società a prevalente partecipazione pubblica, prima di effettuare pagamenti a qualunque titolo, devono verificare se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a quell’importo.
Compensazioni “sospette” Si stabilisce che l’Agenzia delle entrate può sospendere, fino a trenta giorni, l’esecuzione delle deleghe di pagamento contenenti compensazioni che presentano profili di rischio, per controllare l’utilizzo del credito.
Clausole di salvaguardia Completata la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote Iva per il 2018 e delle accise per il 2019, già parzialmente operata dal Dl 148/2017. Rimodulati gli aumenti Iva e accise per gli anni successivi.
Tributi regionali e locali Anche per il 2018: viene sospesa l’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per il 2015. La sospensione non si applica: ai Comuni istituiti a seguito di fusione e a quelli in predissesto o dissesto finanziario; nelle Regioni in situazione di disavanzo sanitario; in riferimento alla Tari e alle tariffe di natura patrimoniale i Comuni possono confermare la stessa maggiorazione Tasi già prevista per il 2016 e il 2017.
Calcolo della Tari Prorogata al 2018 la modalità di commisurazione della Tari da parte dei comuni fondato su un criterio medio-ordinario (cioè in base alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte) e non sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti.
Rivalutazione terreni e partecipazioni È possibile rideterminare il costo di acquisto dei terreni e delle partecipazioni posseduti al 1° gennaio 2018. Il termine di versamento dell’imposta sostitutiva all’8% è fissato al 30 giugno 2018, con possibilità, comunque, di pagare in tre rate annuali di pari importo. La perizia di stima dovrà essere redatta e asseverata entro la stessa data.
Redditi di capitale e redditi diversi derivanti da partecipazioni qualificate I redditi di capitale e i redditi diversi conseguiti da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, per effetto del possesso e della cessione di partecipazioni societarie qualificate vanno assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta del 26% (la medesima aliquota prevista per le partecipazioni non qualificate).
Compensi da attività musicali e attività sportive dilettantistiche Viene elevato da 7.500 a 10mila euro il limite dell’importo che non concorre a formare il reddito imponibile delle indennità, dei rimborsi forfettari, dei premi e dei compensi erogati ai direttori artistici e ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale, nonché di quelli erogati nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche.
Bonus 80 euro Ampliata la platea dei beneficiari del bonus 80 euro attraverso l’aumento della soglia reddituale prevista per l’accesso all’agevolazione: si passa da 24mila a 24.600 euro; il bonus, poi, si annulla a fronte di un reddito complessivo almeno pari a 26.600 euro (in luogo dei previgenti 26.000 euro
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